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RICORDO DI SIENA -SANGUINACCIO


Ho passato molte estati in quel di Montepulciano vicinissimo a Siena e quando ero una cittina la mi nonna Ada per pranzo mi faceva trovare il sanguinaccio e lo mangiavo anche con l'altra mi nonna Odette ( il sanguinaccio si chiama buristo a Siena) , quello nella versione dolce con uvetta e pinoli e lardo . Io ho trovato un sanguinaccio della svizzera interna , completamente diverso però , perché composto solo con sangue del maiale , però da qui ho creato un piattino , ho lessato il sanguinaccio per circa un'ora , ho messo ammollo uva sultanina e in seguito l'ho saltata in padella con sale zucchero e sfumato con un goccio di vin santo , a parte ️ho tostato i pinoli , è tagliato a cubetti del buon lardo che si scioglie in bocca e per completare il piatto ho aggiungo dei petali di cavolini di Bruxelles e una spolverata di fiori di finocchietto Dal web IL SANGUINACCIO conosciuto dai Romani, fatto con il sangue coagulato del maiale. Per ottenerlo vengono cotte e macinate grossolanamente le cotenne e tutte le parti della testa del suino; si aggiungono poi lardelli di grasso soffritti e portati a mezza cottura e, per ogni dieci kg d’impasto, duecento grammi di sangue di maiale filtrato. Insaporito con buccia di limone, pepe, prezzemolo e aglio, l’impasto viene insaccato ancora caldo nel budello di maiale, e bollito per un’ora. Servito a fette, grigliate o fritte, va consumato entro due settimane. Il sanguinaccio preparato per esempio in Toscana ha due ricette particolarmente gustose: mallegato e biroldo dove il salume viene aromatizzato con una miscela di spezie, tra cui i semi di finocchio selvatico. Secondo la tradizione, questa preparazione venne inventata a Siena (fra gli ingredienti anche uva sultanina e pinoli)

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